Verso il nuovo mondo

Rita Dell’Arso, luglio 2025

Napoli 1916.
Firmina guarda il mare con grande meraviglia e terrore. Diciotto anni e per la prima volta vedeva il mare.
Dal porto ammirava il mare, ma anche la nave su cui sarebbe salita. Era grande e maestosa quella nave, ed era la prima volta che vedeva anche una nave.
Era cresciuta in un paese di campagna, figlia di contadini, e ora era lì in quel porto pronta a salpare verso il nuovo mondo, l’America, New York.
Nella borsa il biglietto e il contratto di matrimonio con uno sconosciuto che le dava modo di arrivare a New York. Lasciava tutto in Italia, genitori, fratelli e sorelle. Lasciava anche un amore da dimenticare, un amore ostacolato dalla famiglia…
Tutto era stato deciso, in paese non poteva più starci. Il ragazzo che aveva amato tanto l’aveva messa in secondo piano di fronte alle decisioni genitoriali, si era mostrato sottomesso a sua madre e al suo volere. Un matrimonio andato a monte e nel paese era stata segnata per quel fidanzamento finito male.
I suoi genitori avevano deciso: vai in America dove sta tua zia. Tua zia ha già pensato a trovare una persona da sposare, presto arriverà il contratto e partirai per l’America.
E così Firmina era lì ora a guardare la nave, a guardare il mare.
Si sale sulla nave. La sirena suona la partenza. Un suono talmente forte da coprirsi le orecchie. Si parte, la nave inizia i suoi movimenti e la terra diviene a poco a poco sempre più lontana.
Eccola lì in mezzo a tante persone che come lei cercano di cambiare vita, di trovare fortuna.
Napoli si allontana sempre più, ora le aspettano venti giorni sulle acque del mare prima di toccare terra. Guarda nella borsa il suo biglietto e il suo contratto di matrimonio, nel reggiseno i soldi avuti dai suoi genitori da tenere sotto controllo.  Ha anche una sacca con qualcosa da mangiare, che probabilmente non basterà per i venti giorni di mare.
La terra si allontana sempre più, ora è in mezzo al mare con un grande senso di smarrimento e paura.
A malapena conosce l’italiano, ora dovrà stare in un paese dove si parla l’americano. Si chiede se l’uomo che sposerà parla italiano o americano. Legge il nome e cognome, è italiano, di un paese in provincia di Frosinone. Ma dove si trova Frosinone? si chiede. Non ha avuto modo di studiare molto, Firmina. Sa che esistono Napoli e Roma come grandi città, ma Frosinone? Da quanto tempo starà in America? si chiede. E parlerà più italiano che americano? Domande che troveranno risposta solo al suo arrivo.
Nel frattempo pensa a tutto ciò che aveva lasciato: come la terra sempre più lontana, anche il ricordo di quell’amore finito inizia a farsi sentire lontano.
L’America, terra di ricchezza e fortuna. Tanti anni prima si erano trasferiti i suoi nonni e sua zia, altri zii a New York in cerca di fortuna. Al paese c’era troppa miseria. C’era talmente tanta miseria che i suoi nonni non erano riusciti a trovare il biglietto per tutti i figli, un figlio doveva rimanere al paese. Non potevano portarselo con loro.
Ed estraendo a sorte, rimase al paese la madre di Firmina, che all’epoca aveva solo dieci anni. Affidata ai nonni, ma divisa da tutti, dai genitori, dalla sorella, dai fratelli.
Arrivata a 16 anni si decise per lei un matrimonio. I genitori a New York inviarono il loro assenso, ormai non riuscivano a mandare soldi tutti i mesi in Italia per lei. Lo strano destino delle donne, deciso tutto dagli uomini.  E l’anno dopo il matrimonio, nacque lei, Firmina.
La nave va, tante persone sconosciute intorno a lei. In tanti a cercar fortuna, lei, Firmina a cercare quiete, un cambio di vita.
È una bella ragazza, Firmina, e cerca anche di vestire bene, seppur con abiti semplici, cuciti in casa e risistemati. Piacerà a questo ragazzo di Frosinone? Alle donne non è permesso scegliere, lei ci aveva provato con Nicola. Aveva scelto lui, ma forse proprio il suo coraggio di scelta non è piaciuto alla futura suocera. Suocera dominante perché Nicola il padre non ce l’ha più da tanto tempo. Suocera che si è attaccata a tutto in sede di contrattazione matrimonio, anche a qualche pezzo di corredo in meno. E allora suo padre aveva capito, non si poteva fare questo matrimonio…E ora vai, Firmina, vai verso il nuovo mondo, verso una nuova vita, la Merica ti aspetta.

Immagine di Freepik

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