Andrea
Ho proposto questo libro essenzialmente perché nel leggerlo mi è sembrato di aver conosciuto e di essere entrato in empatia con le due protagoniste, Francesca e Maddalena, tanto che, una volta terminato e chiuso il libro, ne ho sentita la mancanza. Si obbietterà che sia da un punto di vista commerciale, la distribuzione in 28 paesi e l’annuncio che ne sarà tratta serie televisiva, sia da un punto di vista prettamente stilistico, il fatto l’autrice si sia formata alla Scuola Holden di Alessandro Baricco, induce a pensare a qualcosa di abilmente costruito, che ci si trovi di fronte ad un fenomeno pianificato a tavolino. Forse sono considerazioni corrette, ma se poi il romanzo coinvolge ed appassiona, si è sicuramente meritato il tempo speso a leggerlo. Inoltre l’ho proposto anche nella speranza che, se è piaciuto a me che, seppur sempre conquistato dai romanzi di formazione, faccio parte dell’altra metà del cielo, avrebbe incontrato il gradimento delle nostre amiche di lettura. Due ragazzine che crescendo in un periodo storico difficile, ammesso che esistono periodi storici facili per essere adolescenti, prendono coscienza di loro stesse e dei loro cambiamenti. E per dirlo con parole di Francesca: «Forse significava questo, essere grande e donna: non era il sangue che veniva una volta al mese, non erano i commenti degli uomini o i bei vestiti. Era incontrare gli occhi di un uomo che ti diceva “Sei mia” e rispondergli: “Io non sono di nessuno”».
Editore: Einaudi
248 pagine
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